Qualità e atmosfere "naturali"
Mobili in legno naturale Remorse. Non tagliamo alberi. L'ecologia è molto importante per noi. Abbiamo preferito selezionare pregiato legname proveniente da altre fonti.
Carattere, ecologia e originalità
Senza tagliare alberi, ma utilizzando unicamente antico legname accuratamente selezionato e ricavato da vecchie case, fienili o altri edifici della regione Polacca del Karkonosze, Remorse crea prodotti personalizzabili, contemporanei e dallo stile atipico e inconfondibile, in grado di conciliare la più alta tradizione ebanistica con l’impiego di sofisticate tecnologie produttive.
I Mobili in legno naturale Remorse condividono un materiale costruttivo elementare estremamente pregiato, che acquista bellezza e fascino negli anni, il legno massello. Sono disponibili prodotti interamente in legno massello grezzo, e arredi realizzati con differenti combinazioni materiche in cui legno, vetro, metallo e ferro magnificamente in configurazioni uniche e di grande effetto scenico.
Per maggiori informazioni contatta lo Staff Remorse Italia


Ogni mobile della nostra collezione conferisce agli interni un'atmosfera unica che non può essere fornita da nessun altro mobile.
Una qualità "naturale"
I Mobili in legno naturale Remorse sono caratterizzati da una lavorazione di alta qualità che utilizza i migliori elementi disponibili sul mercato.
Crediamo di poter creare bellissimi mobili in legno e allo stesso tempo collaborare con l’ambiente naturale.
I nostri arredi hanno una funzione estetica, ma ha anche una vocazione pratica.
Per ovvie ragioni di spazi e vivibilità, nei soggiorni e negli ingressi di piccole dimensioni si tende a farne a meno. Si limita l’arredamento agli elementi d’arredo essenziali.
Lo stesso avviene negli appartamenti con bambini piccoli, per limitare la presenza di ostacoli.
Quando invece il salotto o l’ingresso hanno una metratura generosa, si avverte il bisogno di arricchire l’habitat con un complemento che con sobrietà e discrezione risponda a esigenze di convivialità e comfort.
